giovedì 30 dicembre 2010

Agli Ex Sessantottini

"Noi sì che avevamo ideali giusti e sani che volevamo davvero mettere in pratica, sui quali spendevamo ogni risorsa di tempo e energia. Mica come voi giovani di oggi che fatte ingrossare il culo davanti a quella TV!". 
Mi sembra di risentirle questa sinfonia letale, queste magiche parole che tanti sessantottini ripetono a ruota, in TV, per l'appunto, o a voce, magari dalla cattedra di una classe di liceo. Concetti che tante volte coloro che appartengono alla generazione dei nati nei '70 o negli '80 si sono sentiti ripetere. E al quale io ho anche creduto, fino a qualche tempo fa!
I sessantottini: la generazione del cambiamento, dell'utopia realistica, del mondo migliore basato su pace e uguaglianza! 
Una parola per loro: STRONZI!
Ci avete rubato il futuro, illuso il presente e soprattutto ci avete mentito! Impegnati nell'occupare e non cedere le vostre posizioni, arroccati sulle poltrone e sui migliori posti di lavoro pubblici, dove ancora rimanete in virtù del vostro glorioso passato e della vostra influente rete di amicizie. 
Il mondo migliore ve lo siete creato per voi stessi e poi vi siete fermati, lasciando idealmente il testimone ai vostri figli, che non hanno avuto logicamente la stessa forza di combattere in quanto impossibilitati dalla vostra ingordigia, che non lascia loro spazio. Avete passato il testimone e dimenticato i vostri ideali; proseguendo per metafora, avete passato il testimone e poi deciso unanimamente che la gara è finita. 
Avete la bocca riempita di tante belle parole: sindacato, diritti, sciopero, uguaglianza, reddito minimo, ecc. e poi non cedete neanche un euro della vostra pensione che decurta invece il misero stipendio di un giovane di oggi!
La guerra è finita, andate in pace.

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